
Varese – Uno dei più gravi problemi legati all’ambiente che affliggono il nostro splendido pianeta è quello del riscaldamento globale del clima; l’umanità sta cercando in qualche modo – non sempre efficace – di porre un freno a questo cataclisma; ebbene ora uno strumento potrebbe fornirci dati in grado di agevolare questo compito.
Dalla base californiana di Vandenberg, sta per effettuarsi il lancio di un satellite dal nome stravagante: Oco, acronimo di Orbiting Carbon Observatory, dedicato al monitoraggio atmosferico dell’anidride carbonica. Oco è la nuova missione geo-orbitante nell’ambito del programma Nasa Earth System Science Pathfinder Program e fornirà per la prima volta una mappa particolareggiata delle fonti naturali e artificiali di anidride carbonica - co2- e dei luoghi in cui viene rilasciata dall’atmosfera e conservata.
I dati che il satellite metterà a disposizione degli scienziati renderanno più precise le previsioni delle future variazioni nella presenza di co2 nell’atmosfera e i mutamenti nella distribuzione di questo gas serra, inoltre, le informazioni provenienti dal satellite – per compiere un giro completo attorno alla terra Oco impiegherà 16 giorni, nel corso dei quali effettuerà circa 8 milioni di misurazioni - consentiranno di ottenere un maggior numero di indizi sugli effetti che queste variazioni avranno sul clima terrestre.
Il progetto della Nasa, costato complessivamente 278 milioni di dollari, non è il primo dedicato esclusivamente allo studio via satellite del riscaldamento climatico: il mese scorso il Giappone ha lanciato Gosat - Greenhouse Gases Observing Satellite -, impegnato nel monitoraggio dei gas serra.
La Terra è un luogo meraviglioso ed è nostro preciso dovere quello di utilizzare qualsiasi risorsa affinché rimanga tale: sarebbe veramente un “delitto” se riuscissimo a rovinare anche questo.