
Varese – La vita sessuale delle donne di tutto il mondo non sempre è facile, solo in Italia, secondo le ultime ricerche della Società italiana di Medicina generale, l'anorgasmia – l’incapacità di raggiungere l’orgasmo - colpisce il 30% delle donne, le quali, per ovviare a questo problema, utilizzano la famosa pillola blu; tuttavia questo potrebbe cambiare.
E' pronta una nuova rivoluzione nel campo sessuale. La pillola dell'amore sta per lasciare il passo a un minuscolo chip che assicurerebbe effetti migliori. Una squadra di ricercatori dell'Università di Oxford, infatti, ha già constatato, anche nei soggetti affetti da anedonia, – incapacità di provare piacere - che collegando degli elettrodi al cervello si stimolerebbe il massimo piacere sessuale, l'orgasmo.
Uno dei ricercatori, il neurochirurgo Tipu Aziz, ha espresso tutta la propria soddisfazione per il nuovo microchip, affermando: "ci sono prove del funzionamento del chip. Qualche anno fa uno scienziato ha installato un dispositivo analogo nel cervello di una donna con un bassissimo impulso sessuale trasformandola in una donna sessualmente molto attiva".
Quest’invenzione ha provocato una ‘marea’ di critiche, tra cui quelle del professor Giorgio Rifelli, docente di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale presso l'università di Bologna.
Secondo Rifelli questo apparecchio è a tutti gli effetti un vibratore esterno che potrebbe scatenare "frustrazione nel partner e meccanismi di competitività, andando ad annullare quel gioco di desideri che è l'essenza più viva di ogni relazione".
Secondo i ricercatori ci vorranno ancora 10 anni per la realizzazione del chip.
Ora nell'attesa di collaudare questo strumento ci poniamo alcune domande tecniche: quale sarà la manutenzione? Se il chip si blocca nel momento del rapporto sessuale è possibile fare un reboot? Se durante l'orgasmo entra un virus nel microchip quali effetti indesiderati ci potrebbero essere?
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