
Varese, 21 giu. - Un progetto intrapreso dall’Università degli Studi di Milano e Levissima mira a preservare i ghiacciai del Globo dai raggi solari e quindi dall’ablazione, cioè il processo di fusione della neve, ricoprendoli con degli speciali tessuti artificiali, impedendone così l’arretramento.
Sul ghiaccio Dosdè orientale è stato posto uno strato di geotessile, un «non tessuto» composito a due strati in grado di intrappolare i raggi UV impedendo a questi ultimi di raggiungere la neve sottostante; a fine settembre il telo verrà rimosso dalla superficie del ghiacciaio e sarà ricollocato l’anno prossimo su un’altra area.
Venerdì, durante il convegno scientifico organizzato dall’Università degli Studi di Milano, dal Comitato Glaciologico Italiano e promosso da Levissima, il professor Claudio Smiraglia, presidente del Comitato Glaciologico Italiano, e la dottoressa Guglielmina Diolaiuti, componente dello stesso, hanno esposto in tutte le sue sfaccettature questo progetto .
«Le ricerche scientifiche - ha detto Claudio Smiraglia - hanno dimostrato che se un ghiacciaio è coperto da uno spessore di detrito superficiale superiore ai 30 cm, come nei ghiacciai hymalaiani, può efficacemente ridurre l’ablazione anche del 70%. Sulla scorta di questi studi sono nate queste ricerche che tentano di riprodurre artificialmente quanto in natura avviene spontaneamente».
Se la strategia del professor Claudio Smiraglia si rivelasse positiva, ciò rappresenterebbe un’utile arma contro il riscaldamento globale, ma rimarrebbe comunque molta strada da percorrere per “risanare” il nostro meraviglioso pianeta.
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