sabato 13 settembre 2008


Varese 26 ago. - Un gruppo di ricercatori tedeschi e cechi, coordinato dal’università di Duisburg-Essen in Germania, e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze, Pnas, svela che anche buoi, mucche, cervi e caprioli sono dotati di un sesto senso magneticoche consente loro di pascolare e riposare con il capo rivolto verso il nord e il sud magnetici della Terra.

Con questa scoperta, per la prima volta, si dimostra che, oltre agli uccelli, testuggini, cavalli, cetacei, molti roditori e una specie di pipistrello, anche questi mammiferi posseggono una forma propria di magnetoricezione.

Già da tempo si era notata una propensione per gli animali delle mandrie ad assumere una posizione omogenea, ma si pensava che fosse collegato a fenomeni atmosferici, come vento e condizioni di luce; ora quest’idea può essere scartata grazie alla grande mole di informazioni raccolte su oltre 11.000 capi di bestiame, esaminati grazie ad immagini satellitari e sul campo in varie condizioni atmosferiche e in aree del mondo molto differenti fra loro, dagli Stati Uniti, all’Australia. In particolare sono stati osservati 8.510 capi di bovini in 308 pascoli, grazie alle immagini disponibili su Google Earth e 2.974 fra cervi e caprioli studiati dal vivo in oltre 225 zone della Repubblica Ceca.

Secondo questi studi, in qualsiasi mandria gli individui che la compongono tendono ad allineare l’asse del corpo verso il nord o il sud magnetico e in base alle linee del campo magnetico terrestre.

Questa scoperta mostra come la magnetoricezione sia molto più diffusa di quanto immaginato e che molti tipi di animali hanno una sorta di “bussola interna”, che gli ermette di orientarsi sfruttando il campo magnetico terrestre; inoltre secondo i ricercatori, ciò apre la strada a studi sui magnetorecettori in generale e sfida i biofisici a spiegare i meccanismi collegati, con un elevato potenziale per l’etologia applicata alla zootecnia e al benessere degli animali.

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